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MERCATI ESTERI – Confartigianato porta gli artigiani e i piccoli imprenditori sui mercati mondiali

placementDa Parigi a New York a DubaiConfartigianato porta nel mondo l’eccellenza dei prodotti artigiani con un’intensa attività di promozione nei principali eventi fieristici di livello internazionale. Il calendario 2017 messo a punto dalla Confederazione è fitto di appuntamenti per le piccole imprese. Solo per citarne alcuni: a maggio e a ottobre New York e Dubai saranno il palcoscenico di Italian Luxury Interiors per presentare il meglio dell’arredamento made in Italy. A settembre 2017 e gennaio 2018 sarà la volta di Parigi con Maison et Objet, la Fiera di punta per le aziende del settore casa.
Ma nel corso dell’anno Confartigianato porterà anche il mondo a casa nostra con 11 incoming di buyers stranieri provenienti da Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, Paesi arabi che incontreranno in tutta Italia le nostre imprese dei settori agroalimentare, moda e accessori, arredamento.
Un impegno sempre più forte per le nostre imprese sui mercati esteri, spiega Giuseppe Mazzarella, Delegato di Confartigianato all’Internazionalizzazione: “E’ un lavoro che Confartigianato nazionale ha iniziato da alcuni anni, insieme con le Associazioni territoriali del sistema Confartigianato e che ha visto anche la collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico e di Ice Agenzia. I risultati sono ben visibili con un incremento esponenziale della partecipazione delle nostre imprese a eventi nazionali e internazionali. Ora stiamo proseguendo con accordi già avviati negli anni scorsi con sistemi fieristici in Italia e all’estero. Ad esempio, Confartigianato è entrata per la prima volta nel board di White, fiera importantissima del sistema moda. Contemporaneamente stiamo lavorando sul fronte del food, dei complementi d’arredo, dei gioielli, stiamo collaborando con le fiere più importanti dell’oreficeria. In sintesi, ci stiamo attrezzando per fare sempre meglio il lavoro di supporto alle piccole imprese con l’obiettivo di accompagnarle sul mercato italiano ed internazionale”.
A testimoniare il successo delle iniziative di Confartigianato è stata l’edizione di White, la rassegna milanese svoltasi a fine febbraio dedicata alla migliore produzione del settore moda e che ha visto la partecipazione di decine di imprenditori associati alla Confederazione.
Fabio Pietrella, Presidente di Confartigianato Moda, ne sottolinea il bilancio positivo: “E’ stato un successo sia a livello quantitativo sia in termini qualitativi. Abbiamo conseguito l’obiettivo che ci eravamo prefissati, vale a dire quello di avere una piattaforma che potesse garantire alle aziende artigiane una visibilità importante oltre che assicurare risultati commerciali. L’accordo sinergico e strategico tra Confartigianato e White ci ha quindi consentito di offrire alle nostre imprese una piattaforma di visibilità internazionale con le migliori boutique del mondo”.
Soddisfazione per l’esito di White anche da Moira Amaranti, Presidente dei calzaturieri di Confartigianato: “La collaborazione con Ice agenzia ha permesso anche di far presentare importanti buyers alle nostre imprese. Abbiamo creato molti contatti con il mondo arabo, con l’Est Europa, con il mondo asiatico che si sono concretizzati in altrettanti ordinativi. I calzaturifici di Confartigianato rappresentanti del 100% made in Italy sono stati molto soddisfatti di questa iniziativa”.

TEMPI PAGAMENTO – L’Europa pronta alla procedura d’infrazione per i tempi di pagamento

euroLa Commissione europea torna a puntare il dito contro l’Italia e contro i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. I miglioramenti dell’ultimo biennio non sono bastati, il nostro Paese resta il peggior pagatore di tutta Europa. Per questo motivo, Bruxelles invierà un parere motivato all’Italia, che avrà due mesi di tempo per intervenire e scongiurare l’apertura della procedura d’infrazione, l’ennesima a carico del nostro Paese. Dati ufficiali sul tema non ce ne sono. Secondo i numeri del Ministero dell’Economia, pubblicati nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, nel primo semestre del 2016 lo Stato ha pagato in media in 50 giorni, rispetto ai 73 giorni del 2015. Un trend positivo, che dimostrerebbe il buon lavoro fatto con l’obbligo di fatturazione elettronica e con il monitoraggio tramite la piattaforma commerciale della Ragioneria di Stato. Un sistema che serve 22mila amministrazioni locali italiane. Non tutte, però, disposte a inviare le informazioni con i dati e i risultati ottenuti. La situazione resta delicata, invece, per quanto riguarda i tempi di pagamento tra imprese private. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, che ha elaborato dati Eurostat, i pagamenti tra imprese arrivano in 80 giorni, 41 più della media europea, che si ferma a 39 giorni.L’Italia ha fatto dei passi in avanti, l’attuale impianto normativo può essere migliorato, mentre resta ancora molto da fare sul debito pregresso e sui tempi di pagamento tra imprese. L’Europa è pronta ad aprire la procedura d’infrazione, dopo due anni di tempo di attesa per capire le intenzioni dell’Italia. La soluzione migliore resta quella che Confartigianato invoca da tempo: la compensazione secca, diretta e universale dei debiti tra imprese e pubblica amministrazione.

Cartelle Equitalia. La Confartigianato Reggio Calabria riattiva il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà


equitalia logoLa Confartigianato Reggio Calabria
, ha inteso riproporre il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà con debiti Equitalia.

Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 presso la sede di Via Marvasi n. 8/C, un’equipe di consulenti esperti in materia, provvederanno ad esaminare a titolo assolutamente gratuito la posizione debitoria in essere, individuando  tutte le cartelle di pagamento su cui è possibile ottenere la definitiva cancellazione anche sulla scia dell’ultimo orientamento della Corte di Cassazione favorevole al contribuente.

Si ribadisce che l’attività di mera consulenza è a titolo squisitamente gratuito, rientrando nell’ambito dei servizi che la Confartigianato di Reggio Calabria fornisce oramai da parecchi anni alle imprese di settore.

TRUFFE – Bollettini truffa agli imprenditori, denunce da tutta Italia per i pagamenti chiesti alle imprese

bollettinoPer gli imprenditori non sembra esserci pace. Non bastassero le tasse, i balzelli e tutti gli adempimenti burocratici del nostro paese, spesso, a batter cassa agli artigiani, sono malintenzionati e truffatori.
Negli ultimi tempi, infatti, continua ad aumentare il numero di segnalazioni da parte delle associazioni territoriali di tentativi di truffa, con l’invio di bollettini fraudolenti per presunti pagamenti dovuti agli obblighi di legge. Da Ravenna alla Brianza, da Modena a Grosseto, da Padova a La Spezia, passando per Perugia e Teramo, è tutto un susseguirsi di denunce e segnalazioni per l’ennesimo tentativo di truffa agli imprenditori italiani. Diversi i territori e diverse le richieste avanzate alle imprese. Si parte dal bollettino per il pagamento del Registro Italiano Operatori Haccp inviato alle imprese dell’alimentazione, che sarebbe un’adesione volontaria ma che dal testo del bollettino sembra essere un obbligo di legge, alla richiesta di versamento dei presunti diritti camerali delle Camere di Commercio, che, come è noto a ogni imprenditore, si pagano con l’F24 o per via telematica. Bollettini che hanno ricevuto numerose imprese italiane e che in realtà sono pubblicità di proposte commerciali che ovviamente non hanno nulla a che fare con le Camere di Commercio.
In caso di dubbi, tutti gli uffici territoriali di Confartigianato sono a disposizione di imprenditori e cittadini per riconoscere bollettini truffa come quelli denunciati in questi giorni. Come recitava un vecchio spot televisivo, in casi come questi, una telefonata a Confartigianato non allungherà la vita, ma di certo aiuta a risparmiare soldi e a difendersi da truffe e raggiri.

Il punto di Artigiancassa della Confartigianato di Reggio tra i migliori d’Italia

premio artigiancassa

Si è tenuta ieri, a Roma l’evento Evolution Next Step di Artigiancassa, la Banca che storicamente supporta le esigenze finanziarie degli artigiani e delle piccole imprese. L’evento è servito per fare il consuntivo dell’attività svolta nel 2016 e fissare gli obiettivi operativi per l’anno 2017. Numerose sono le misure creditizie che Artigiancassa ha messo e mette in campo a favore delle imprese sia in termini di qualità sia in termini di efficienza e velocità di istruttoria e decisione.

Tutta questa attività nel territorio viene svolta dai punti Artigiancassa, operativi presso le sedi delle associazioni di categoria. Al punto Artigiancassa della Confartigianato di Reggio Calabria, diretto dalla dott.ssa Caterina Gioffrè è stato assegnato il premio come terzo migliore sportello d’ Italia per il numero delle pratiche istruite ma soprattutto per la qualità del lavoro e delle imprese che hanno chiesto l’attivazione delle linee di credito, con una percentuale che arriva quasi al 90% tra le richieste avanzate da Artigiancassa point – Confratigianato di Reggio Calabria e il deliberato e l’erogato dal Comitato della Banca.

Questo prestigioso riconoscimento alla dott.ssa Caterina Gioffrè testimonia e premia anni di lavoro a favore e al servizio degli artigiani della provincia di Reggio Calabria e rappresenta uno stimolo non solo a continuare con standard di altissima qualità il lavoro ma a fare sempre meglio. In un territorio dove l’accesso al credito è difficilissimo e i tassi di interessi sono devastanti per le aziende, diventa vitale per la vita degli artigiani poter usufruire di servizi bancari ritagliati su misura per le piccole imprese che vengono assistite presso la Confartigianato con entusiasmo, passione e professionalità e non con spirito meramente mercantilistico sia pure nell’ambito di una attività di intermediazione finanziaria.

 

STUDI – Tornano a salire le assunzioni nell’apprendistato: +27,5% nel 2016, quasi mille (935) giovani al giorno entrano nel mondo del lavoro con l’apprendistato. 1 apprendista su 4 nelle imprese artigiane

apprendistatoConfartigianato ha recentemente messo in evidenza l’importanza dell’apprendistato come canale di accesso al mercato del lavoro privilegiato per i giovani e l’analisi delle ultime evidenze statistiche mette in luce un ritorno alla crescita delle assunzioni di apprendisti nelle aziende italiane.

Nei primi undici mesi del 2016 le assunzioni con apprendistato arrivano a 216.020 unità, con un aumento di 46.648 unità, pari al +27,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: sono 935 i giovani che per ogni giorno entrano nel mondo del lavoro grazie all’apprendistato.

Il ritorno alla crescita delle assunzione avviene dopo che le politiche di decontribuzione del lavoro a tempo indeterminato, oltre ad avare l’effetto positivo di ridurre la pressione fiscale sul costo del lavoro, hanno determinato uno ‘spiazzamento’ del contratto di apprendistato. Nel 2015, infatti, le assunzioni effettuate con questa tipologia di contratto sono crollate del 21,9% rispetto all’anno precedente. In termini cumulati il totale degli apprendisti assunti negli ultimi dodici mesi (dicembre 2015-novembre 2016) è di 227.970 unità, livello che ritorna vicino a quello dei primi mesi del 2015.

Nei primi undici mesi del 2016 sono 75.340 i contratti di apprendistato trasformati a tempo indeterminato, con un rapporto di 34,9 trasformazioni ogni 100 contratti di apprendistato attivati nel periodo; il rapporto fu molto elevato nel 2015 e arrivò a 47,2 trasformazioni a fronte di 100 nuovi apprendisti.

Nei primi undici mesi del 2016 la variazione netta dei rapporti di lavoro in apprendistato – data dalle attivazioni al netto di trasformazioni a tempo indeterminato e di cessazioni – ritorna in positivo, con un saldo di 25.152 unità in controtendenza rispetto alla riduzione netta di 42.271 dello stesso periodo del 2015 e ampiamente superiore all’incremento di 13.772 registrato nei primi 11 mesi del 2014.

L’apprendistato è un contratto chiave per le imprese artigiane che lo utilizzano per l’8% delle assunzioni previste, 3 punti in più del 5% del totale imprese.

Nel 2015 sono 410.469 gli apprendisti, di cui il 56,6% sono uomini e il 43,4% sono donne. Gli apprendisti rappresentano il 9,1% dei dipendenti con meno di 35 anni e le regioni a maggiore vocazione per l’apprendistato sono Umbria (15,0%), Marche (13,6%) e Liguria e Toscana (entrambe con il 12,0%).

Sono 105.583 gli apprendisti in imprese artigiane, pari ad un quarto (25,7%) del totale degli apprendisti e le quote maggiori sono quelle di: Provincia Autonoma di Bolzano (39,6%), Marche (38,4%), Molise (32,8%), Toscana (32,5%) e Provincia Autonoma di Trento (30,0%).

A livello provinciale l’incidenza maggiore di apprendisti totali sui dipendenti under 35 anni si registra a Imperia (16,5%), Ragusa e Rieti (entrambe con il 16,0%), Perugia (15,1%), Pistoia (14,7%), Ascoli Piceno e Viterbo (entrambe con il 14,6%), Terni (14,5%), Arezzo (14,2%), Massa-Carrara (13,8%), Macerata (13,6%), Asti (13,5%), Ancona e Pisa (entrambe con il 13,4%), Cuneo e Vicenza (entrambe con il 13,3%), Forlì-Cesena (13,1%), Padova (13,0%), Pesaro e Urbino (12,8%) e Treviso (12,7%).

Gli apprendisti per regione e provincia e la loro incidenza sui dipendenti under 35 nell’Appendice statistica

CREDITO – Dal 3 marzo via al Fondo per le vittime dei cattivi pagatori. Ma la battaglia di Confartigianato continua

prestiti-cattivi-pagatoriAtteso da oltre 1 anno, il 3 marzo sarà operativo il Fondo per il credito alle imprese vittime dei cattivi pagatori. Potranno utilizzarlo gli imprenditori in crisi di liquidità che hanno intrapreso la via giudiziaria con denunce per reati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, estorsione, false comunicazioni sociali nei confronti delle aziende debitrici.

Il Fondo, fortemente sollecitato da Confartigianato e istituito dal Ministero dello Sviluppo economico, ha una dote di 10 milioni di euro l’anno per il triennio 2016-2018. Queste risorse sono a disposizione delle aziende che rischiano di ‘chiudere per crediti’, vittime di altri imprenditori insolventi che dichiarano finti fallimenti.

Una piaga che Confartigianato combatte da tempo sollecitando al Governo e del Parlamento interventi, anche in materia di diritto fallimentare, per superare l’odiosa asimmetria tra le aziende che sfruttano le pieghe della legge per sottrarsi all’obbligo di pagare e le piccole imprese fornitrici di beni e servizi che vengono trascinate verso il fallimento.

Il Fondo è una prima risposta al problema, una tappa della battaglia che, da anni, Confartigianato conduce in difesa dei diritti dei numerosi piccoli imprenditori subfornitori travolti dai debiti e dai fallimenti delle aziende committenti.

Ma in Italia il malcostume dei cattivi pagatori è duro a morire. Pagare in ritardo o non saldare affatto le fatture continua ad essere un fenomeno diffuso sia da parte delle pubbliche amministrazioni che da parte di altre aziende private. A rimetterci sono sempre gli imprenditori che forniscono beni e servizi. Sono ben 647.000 le imprese che hanno rapporti commerciali con la Pa, secondo i calcoli di Confartigianato. La Confederazione tiene monitorato il trend del fenomeno e così, si scopre che, nonostante qualche miglioramento, gli Enti pubblici italiani pagano le imprese con un ritardo di 80 giorni in più rispetto alla media europea. Siamo distanti dal resto del Continente anche per quanto riguarda la media dei pagamenti tra imprese: per vedersi saldare le fatture da altre aziende private committenti, gli imprenditori italiani devono aspettare 40 giorni in più rispetto a quanto avviene per gli imprenditori del resto d’Europa.

Convenzioni

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