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DONNE IMPRESA – Le imprenditrici di Confartigianato a lezione di futuro

Donne-ImpresaL’economia cambia a ritmi velocissimi. La rappresentanza delle imprese non può essere da meno. E le imprenditrici di Confartigianato vogliono stare al passo con i tempi. Allora, dal 25 al 27 marzo, si sono trovate a Roma e si sono gettate a capofitto nel meeting formativo organizzato da Donne Impresa per studiare come cambia la gestione delle aziende, imparare i segreti per competere in Italia e all’estero, scoprire le nuove tendenze di come si guida un’Associazione di imprese.

Daniela RaderPresidente di Donne Impresa Confartigianato, non ha dubbi. Non si può riposare sugli allori del passato. Bisogna aggiornarsi. Perché c’è in gioco il futuro delle piccole imprese e del made in Italy. “I temi trattati al Meeting – spiega – hanno riguardato la gestione dell’impresa a 360 gradi. Abbiamo condiviso con i docenti dell’Università Sda Bocconi le regole e i comportamenti che deve avere un imprenditore perché la sua azienda possa definirsi ‘forte’. Le imprenditrici hanno ricevuto una serie di indicazioni che, messe in pratica, come obiettivi, strategie e organizzazione, possono permettere loro di guardare al futuro con strumenti innovativi e capacità di affrontare un mercato che non è più soltanto locale ma è anche  globale. Abbiamo 4 caratteristiche importanti: siamo imprenditori, siamo piccoli, siamo persone che sanno far bene il loro lavoro, abbiamo caratteristiche uniche per i prodotti che sappiamo creare. Quindi, a chi dice che piccolo non è bello, noi rispondiamo che grande non è necessario. Sosteniamo che il modello italiano del fare impresa è importante e deve essere aiutato ad essere gestito nel migliore dei modi. Con questa nostra formazione, le nostre imprenditrici sapranno affrontare il loro futuro imprenditoriale in modo concreto e con obiettivi di risultato che non sono solo il fatturato ma anche gli utili dell’impresa”.

Per il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti la formazione è una specie di mantra che deve guidare l’attività degli imprenditori. “Nella vita ci vuole sempre  formazione, formazione e ancora formazione. A maggior ragione in questo periodo storico. Ci sono nuovi strumenti di lavoro e nuove macchine. E allora servono nuove competenze, da coniugare con il bagaglio culturale del proprio lavoro”.

Più donne in ruoli di dirigente associativo chiede Rosa Gentile, Delegata di Confartigianato ai Movimenti. “Riteniamo che le donne debbano continuare a qualificarsi perché va stimolata la crescita delle donne nel Sistema Confartigianato, a livello dirigenziale locale  ma anche nazionale”.

A guidare le imprenditrici nel futuro della rappresentanza associativa è stato il Professor Paolo Feltrin, docente di scienza politica all’Università di Trieste“L’esigenza di competenza associativa, di capacità di parlare, di elaborare una linea e di individuare obiettivi, o entra nel bagaglio conoscitivo del dirigente o non può essere lasciato alla buona stella”.

Paolo Preti, docente dell’Università Bocconi di Milano, ha demolito alcuni luoghi comuni sul fare impresa. “La differenza – sostiene – non la fanno ne’ il settore, né la zona del Paese, né il momento storico che si vive che può essere più o meno facilitante. La differenza la fa l’imprenditore, la fa l’imprenditrice. Quindi noi dobbiamo sostenere l’attività delle piccole imprese, proponendola al Paese come quella che tiene in piedi l’economia della nostra collettività. Laddove c’è capacità di fare impresa, non conta la distinzione tra uomo e donna. Sicuramente per una donna è più difficile da molti punti di vista ed è su questo che bisogna intervenire: la donna va aiutata a fare impresa, ma nel momento in cui è una brava imprenditrice.  Perché ciò che conta è saper fare impresa”.

Marina Puricelli, docente dell’Università Bocconi di Milano, ha dettato le parole d’ordine per l’impresa forte: “Orientamento di lungo periodo: una piccola impresa artigiana deve trovare momenti come questi di meeting formativo per pensare al futuro. Perché non si può vivere soltanto di emergenze. Un altro aspetto fondamentale a livello strategico consiste nel concentrarsi, cioè la specializzazione, fare sempre meglio quello che si sa fare, senza inseguire le chimere della diversificazione che portano solo a inutili distrazioni. Basta con l’idea che bisogna per forza crescere, va superata anche l’idea che piccolo sia sempre bello, occorre lavorare sulla dimensione per trovare quella coerente”.

Confartigianato Reggio Calabria: Operativo Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti. Il 28 Marzo seminario sui criteri di accesso ai finanziamenti

Il fondo per il creditoIl Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti è finalmente operativo, lo rende noto Confartigianato Reggio Calabria.

Istituito con la Legge di stabilità 2016, il Fondo vuole sostenere le piccole e medie imprese che entrano in crisi per la mancata corresponsione di denaro da parte di altre aziende debitrici. 

Possono accedere al Fondo le piccole e medie imprese che risultano parti offese in un procedimento penale a carico di aziende debitrici imputate dei delitti di estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta, false comunicazioni sociali. 

Le domande di finanziamento agevolato possono essere presentate dalle piccole e medie imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Finanziamenti agevolati a PMI vittime di mancati pagamenti” del sito internet del Ministero. 

Le imprese possono già accedere alla procedura informatica per compilare le domande.  Ultimata la compilazione, procederanno alla presentazione delle stesse dalle ore 10:00 del 3 aprile 2017.

Il finanziamento agevolato avrà un tasso dello zero per cento, con ammortamento da tre a 10 anni. 

Sui criteri di accesso ai finanziamenti si discuterà in occasione del Seminario organizzato da Confartigianato Reggio Calabria che si svolgerà  martedì 28 marzo alle ore 15:00, presso la Sala Biblioteca del Palazzo Storico della Provincia. 

 All’incontro interverranno il Dott. Bruno Panieri, Direttore delle politiche economiche di Confartigianato e il Dott. Giuseppe Lombardo, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.  Per ulteriori informazioni contattare la sede provinciale Confartigianato.

                                                 La segreteria provinciale

GOVERNO – Il Presidente di Rete Imprese Italia Merletti al Premier Gentiloni: “Favorire ritorno alla crescita per 2 milioni di MPMI”

Incontro-GentiloniLe condizioni per riprendere a crescere sono state al centro di un incontro svoltosi oggi tra il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e una delegazione di Rete Imprese Italia guidata dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti e composta da Giacomo Basso (Presidente di Casartigiani), Daniele Vaccarino (Presidente di Cna), Massimo Vivoli (Presidente di Confesercenti), Cesare Fumagalli (Segretario Generale di Confartigianato) e Francesco Rivolta (Direttore Generale di Confcommercio).

Dal fisco al credito, dal lavoro all’energia e all’ambiente, il Presidente Merletti ha indicato al Premier Gentiloni le priorità di politica economica per oltre 2 milioni di micro, piccole e medie imprese che fanno capo alle Confederazioni che costituiscono Rete Imprese Italia.
Il Presidente di Rete Imprese Italia ha richiamato l’attenzione del Capo del Governo sul ruolo fondamentale svolto dai soggetti della rappresentanza sociale ed economica. In proposito, ha sollecitato l’intervento dell’Esecutivo sulla regolamentazione dell’attività di lobbying per evitare che siano messi sullo stesso piano le Confederazioni portatrici degli interessi di centinaia di migliaia di imprese e i soggetti che curano gli interessi di singole imprese.
“Il ritorno alla crescita – ha poi sottolineato il Presidente Merletti – è possibile con un fisco leva di sviluppo. Per questo va reso applicabile il nuovo regime di cassa per 2 milioni di imprese in contabilità semplificata e il nuovo regime Iri (Imposta sul reddito d’impresa), ed entro il 2017 va attuata la prevista trasformazione degli studi di settore in Indici sintetici di affidabilità”.
Per migliorare l’accesso al credito, drasticamente ridotto negli ultimi 5 anni, Merletti ha sollecitato l’emanazione del decreto, atteso da mesi, con le nuove regole del Fondo centrale di garanzia e l’adozione, nei prossimi 6 mesi, della norma che attua la legge delega di riforma dei Confidi. Per ridurre il fabbisogno di credito delle piccole imprese, il Presidente di Rete Imprese Italia ha poi ribadito la proposta della compensazione diretta e universale tra debiti e crediti delle imprese verso la Pubblica amministrazione. L’occupazione giovanile è un’altra delle priorità indicate da Merletti il quale ha sottolineato che “le micro e piccole imprese danno lavoro alla maggioranza degli occupati del settore privato. Ma bisogna fare di più per i giovani, incentivando l’apprendistato con il rifinanziamento dello sgravio contributivo totale nei primi 3 anni di contratto per gli apprendisti assunti nelle piccole imprese”. In tema di voucher, Rete Imprese Italia non condivide la scelta della loro cancellazione: “Non si può qualificare come abuso – ha detto Merletti – l’utilizzo cresciuto negli anni e che ha raggiunto, nel suo picco, lo 0,23% delle ore lavorate. Ci attendiamo la rapida adozione di forme snelle di chiamata per i piccoli lavori, semplici e certe come sono state le norme sul lavoro a tempo determinato, meglio se affidate alla contrattazione tra le parti”. Merletti ha poi auspicato che ad Inps ed Inail, ora affidati ad un uomo solo al comando, sia restituita una guida collegiale.
Il ritorno alla crescita – secondo il Presidente di Rete Imprese Italia – passa anche dall’abolizione del Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti ancora vigente ma mai entrato in funzione e per il quale le imprese e lo Stato dal 2009 ad oggi hanno sprecato enormi quantità di risorse.
Sul fronte dei costi energetici a carico delle piccole imprese, Merletti ha sollecitato al Premier Gentiloni il riequilibrio degli oneri generali del sistema elettrico, pari a 16 miliardi di euro, che oggi gravano soprattutto sulle piccole imprese e che vanno spostati sugli energivori.

INDUSTRIA 4.0 – Confartigianato presenta gli incentivi per innovare la manifattura italiana

industria40-frontSconti fiscali e credito agevolato sono alcuni degli strumenti messi a punto dal Governo per dare gambe al Piano Industria 4.0, che ha l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e innovare la produzione delle piccole imprese italianeConfartigianato ha fatto il punto su questi incentivi, dalla legge Sabatini all’iper e superammortamento, durante l’iniziativa ‘ImpresaDiretta’, organizzata l’8 marzo dalla sede nazionale in collegamento streaming con le Associazioni di tutta Italia. Sono intervenuti Damiano Pietri, Delegato di Confartigianato al Digitale, Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico e Annibale Dodero, Direttore Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate.
Per Damiano Pietri l’innovazione è la strada obbligata per il futuro dell’artigianato e delle piccole imprese. “Un’operazione così importante – ha detto Pietri riferendosi al Piano Industria 4.0 – non si era mai vista. Credo che tutti gli imprenditori debbano interessarsi e conoscere le disposizioni e le agevolazioni del Piano. Poi ogni imprenditore potrò fare le sue valutazioni e decidere in base, soprattutto, al proprio mercato di riferimento e ai progetti che intende realizzare nei prossimi anni”.

Stefano Firpo ha spiegato i dettagli e gli obiettivi del Piano Industria 4.0: “La strumentazione è completa perché tocca tutta la gamma di  investimenti: quelli di natura fissa, quindi i nuovi macchinari; quelli volti al semplice rinnovamento del parco macchine con il superammortamento; quelli più spinti dal punto di vista tecnologico che muovono verso una trasformazione digitale degli assetti produttivi con l’iperammortamento: quelli in ricerca e sviluppo, con il nuovo e potenziato credito d’imposta alla ricerca. E ancora, gli investimenti in asset immateriali con il patent box; gli investimenti in competenze con tutto quanto sta mettendo insieme il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e con i centri di competenza che stiamo definendo volti al trasferimento tecnologico. Infine gli investimenti in banda ultra larga finalizzati a ridurre il gap infrastrutturale sulla connettività di banda in particolare nelle aree grigie e con un approccio fiber to the factory per arrivare alle imprese”. “Il Piano Industria 4.0 – ha aggiunto Firpo – è un pacchetto corposo e articolato, di facile uso perché sono tutti strumenti automatici, senza ricorso a bando, di natura fiscale, disponibili per tutti. Il Governo ha investito una significativa quantità di risorse, nell’arco del piano circa 18 miliardi di euro. Quindi ci aspettiamo che ci sia una risposta in termini di investimenti e di impegno imprenditoriale e che si possano spendere bene queste risorse”.

Il fisco è una delle leve del Piano Industria 4.0, come ha spiegato Annibale Dodero “Il fisco – ha detto – ha varie funzioni, una di queste è quella di favorire e stimolare l’economia nei settori ritenuti meritevoli. Le norme del Piano sono un esempio dello svolgimento di questa funzione. Sono state previste forme di ammortamento ancor più forti per i beni strategici. La logica del Piano è: ti do risparmi di imposta per attività che sono sinergiche allo sviluppo. In questo senso si può parlare di un fisco per lo sviluppo”.

MERCATI ESTERI – Confartigianato porta gli artigiani e i piccoli imprenditori sui mercati mondiali

placementDa Parigi a New York a DubaiConfartigianato porta nel mondo l’eccellenza dei prodotti artigiani con un’intensa attività di promozione nei principali eventi fieristici di livello internazionale. Il calendario 2017 messo a punto dalla Confederazione è fitto di appuntamenti per le piccole imprese. Solo per citarne alcuni: a maggio e a ottobre New York e Dubai saranno il palcoscenico di Italian Luxury Interiors per presentare il meglio dell’arredamento made in Italy. A settembre 2017 e gennaio 2018 sarà la volta di Parigi con Maison et Objet, la Fiera di punta per le aziende del settore casa.
Ma nel corso dell’anno Confartigianato porterà anche il mondo a casa nostra con 11 incoming di buyers stranieri provenienti da Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, Paesi arabi che incontreranno in tutta Italia le nostre imprese dei settori agroalimentare, moda e accessori, arredamento.
Un impegno sempre più forte per le nostre imprese sui mercati esteri, spiega Giuseppe Mazzarella, Delegato di Confartigianato all’Internazionalizzazione: “E’ un lavoro che Confartigianato nazionale ha iniziato da alcuni anni, insieme con le Associazioni territoriali del sistema Confartigianato e che ha visto anche la collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico e di Ice Agenzia. I risultati sono ben visibili con un incremento esponenziale della partecipazione delle nostre imprese a eventi nazionali e internazionali. Ora stiamo proseguendo con accordi già avviati negli anni scorsi con sistemi fieristici in Italia e all’estero. Ad esempio, Confartigianato è entrata per la prima volta nel board di White, fiera importantissima del sistema moda. Contemporaneamente stiamo lavorando sul fronte del food, dei complementi d’arredo, dei gioielli, stiamo collaborando con le fiere più importanti dell’oreficeria. In sintesi, ci stiamo attrezzando per fare sempre meglio il lavoro di supporto alle piccole imprese con l’obiettivo di accompagnarle sul mercato italiano ed internazionale”.
A testimoniare il successo delle iniziative di Confartigianato è stata l’edizione di White, la rassegna milanese svoltasi a fine febbraio dedicata alla migliore produzione del settore moda e che ha visto la partecipazione di decine di imprenditori associati alla Confederazione.
Fabio Pietrella, Presidente di Confartigianato Moda, ne sottolinea il bilancio positivo: “E’ stato un successo sia a livello quantitativo sia in termini qualitativi. Abbiamo conseguito l’obiettivo che ci eravamo prefissati, vale a dire quello di avere una piattaforma che potesse garantire alle aziende artigiane una visibilità importante oltre che assicurare risultati commerciali. L’accordo sinergico e strategico tra Confartigianato e White ci ha quindi consentito di offrire alle nostre imprese una piattaforma di visibilità internazionale con le migliori boutique del mondo”.
Soddisfazione per l’esito di White anche da Moira Amaranti, Presidente dei calzaturieri di Confartigianato: “La collaborazione con Ice agenzia ha permesso anche di far presentare importanti buyers alle nostre imprese. Abbiamo creato molti contatti con il mondo arabo, con l’Est Europa, con il mondo asiatico che si sono concretizzati in altrettanti ordinativi. I calzaturifici di Confartigianato rappresentanti del 100% made in Italy sono stati molto soddisfatti di questa iniziativa”.

TEMPI PAGAMENTO – L’Europa pronta alla procedura d’infrazione per i tempi di pagamento

euroLa Commissione europea torna a puntare il dito contro l’Italia e contro i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. I miglioramenti dell’ultimo biennio non sono bastati, il nostro Paese resta il peggior pagatore di tutta Europa. Per questo motivo, Bruxelles invierà un parere motivato all’Italia, che avrà due mesi di tempo per intervenire e scongiurare l’apertura della procedura d’infrazione, l’ennesima a carico del nostro Paese. Dati ufficiali sul tema non ce ne sono. Secondo i numeri del Ministero dell’Economia, pubblicati nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, nel primo semestre del 2016 lo Stato ha pagato in media in 50 giorni, rispetto ai 73 giorni del 2015. Un trend positivo, che dimostrerebbe il buon lavoro fatto con l’obbligo di fatturazione elettronica e con il monitoraggio tramite la piattaforma commerciale della Ragioneria di Stato. Un sistema che serve 22mila amministrazioni locali italiane. Non tutte, però, disposte a inviare le informazioni con i dati e i risultati ottenuti. La situazione resta delicata, invece, per quanto riguarda i tempi di pagamento tra imprese private. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, che ha elaborato dati Eurostat, i pagamenti tra imprese arrivano in 80 giorni, 41 più della media europea, che si ferma a 39 giorni.L’Italia ha fatto dei passi in avanti, l’attuale impianto normativo può essere migliorato, mentre resta ancora molto da fare sul debito pregresso e sui tempi di pagamento tra imprese. L’Europa è pronta ad aprire la procedura d’infrazione, dopo due anni di tempo di attesa per capire le intenzioni dell’Italia. La soluzione migliore resta quella che Confartigianato invoca da tempo: la compensazione secca, diretta e universale dei debiti tra imprese e pubblica amministrazione.

Cartelle Equitalia. La Confartigianato Reggio Calabria riattiva il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà


equitalia logoLa Confartigianato Reggio Calabria
, ha inteso riproporre il servizio di consulenza alle imprese in difficoltà con debiti Equitalia.

Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 presso la sede di Via Marvasi n. 8/C, un’equipe di consulenti esperti in materia, provvederanno ad esaminare a titolo assolutamente gratuito la posizione debitoria in essere, individuando  tutte le cartelle di pagamento su cui è possibile ottenere la definitiva cancellazione anche sulla scia dell’ultimo orientamento della Corte di Cassazione favorevole al contribuente.

Si ribadisce che l’attività di mera consulenza è a titolo squisitamente gratuito, rientrando nell’ambito dei servizi che la Confartigianato di Reggio Calabria fornisce oramai da parecchi anni alle imprese di settore.

Convenzioni

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